Il nome giusto per un software
Sono giunto alla conclusione che quando si pensa ad un nome di un prodotto software, è bene pensarci tenendo in considerazione due aspetti molto differenti fra loro: un nome interno ed un nome marketing.
Il nome interno, o codename che dir si voglia, impatta sui nomi con cui il team di sviluppo avrà a che fare: il Team Project sotto TFS, i namespace con cui avremo a che fare nel codice, i vari progetti .csproj che gestiremo con Visual Studio, la bacheca di Trello con cui mantenere le attività da fare, etc. etc. Questi sono nomi che magari non finiranno mai in pubblico, ma servono per dare il via al progetto vero e proprio dal punto di vista tecnico. Senza un codename adeguato, secondo me un progetto non ha un’identità precisa, rimane una cosa astratta e non si sa bene da dove partire. Rischia di naufragare o di partire con il piede sbagliato solo perchè mancano le basi tecniche su cui appoggiarsi per cominciare il lavoro effettivo.
Il nome marketing, d’altro canto, è decisamente più importante. Impatta per esempio sul nome del dominio web che ci servirà (ma non è detto che ci sia), sul nome dell’app che dovremo pubblicare sugli Store, magari comparirà sul logo, ed è ovviamente il nome che finirà sulla bocca di tutti quando il nostro prodotto software avrà successo (se mai ne avrà, ovviamente). Può essere il nome del nuovo grandioso portale che avete in mente, di un nuovo motore di ricerca, del vostro blog personale, di un’app, di una piattaforma musica con la quale vorrete sbarazzarvi di Spotify, oppure una libreria open-source che pubblicherete su GitHub. Di qualsiasi cosa si tratti, in ogni caso il nome è importante.
Qual è il più importante dei due? Credo il nome marketing, ma anche il codename non scherza. Un codename accattivante, secondo me, stimola enormemente il team, perchè un nome figo fa venir voglia di lavorarci e di partecipare in modo pro-attivo. Oltretutto, dall’idea alla prima realizzazione passa relativamente poco tempo, perchè il marketing può aspettare ed arrivare in un secondo momento. Un nome marketing giusto determina il successo o meno del vostro prodotto, e quindi è importante pensarci bene, ma proprio molto bene, di più ancora. Ed indipendentemente dagli sforzi che farete e dall’impegno che vi metterete, probabilmente tante persone alla fine vi chiederanno:
“Come mai hai scelto proprio questo nome?”.
Sapete, questo è una domanda buffa.
Non è né irritante, né antipatica né fuori luogo.
E’ solo buffa.
Perchè indipendentemente dal nome che sceglierete, le persone vi faranno notare che è sbagliato, poteva essere scelto meglio. Se il nome scelto è in una lingua straniera (l’inglese?) lo tradurranno letteralmente nella loro lingua madre (l’italiano), e ne cercheranno il significato. Chissà perchè, però, nessuno si è mai preso la briga di tradurre e di capire nome come Twitter, Trello, Facebook, Spotify, Instagram, Slack, Steam, Chrome, FileZilla, Reflect, Netflix, Tortoise, Docker, Ninite, Chocolatey, Fiddler, Audacity, Rufus, etc. Molti di questi nomi un significato dietro le quinte ce l’avranno pure, ma razionalmente nessuno se lo è mai chiesto, perchè in fondo è giusto così. Un nome non deve significare nulla, deve essere solo bello da sentire.