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My personal life

Giornata Azzurra 2007

E’ stata una giornata lunga, non tanto per il tempo effettivamente trascorso in giro, quanto per i luoghi ed i mezzi di trasporto visti ed utilizzati. Una giornata lunga e stupenda. Mi sono alzato come se avessi dovuto andare al lavoro: più o meno alle 6:30. Io e mio fratello siamo usciti di casa alle 7:30, per arrivare a Linate intorno alle 8:00. L’MD-88 Alitalia è partito alle ore 9:00 e siamo arrivati a Fiumicino poco più di un’oretta dopo. Siamo andati all’autonoleggio Hertz per ritirare l’auto che avevamo prenotato: venti minuti (quasi) canonici di coda/attesa. Ritiriamo l’Alfa 147, nonostante avessimo prenotato una semplice Pandina. Saliamo in macchina, attivo GPS e Tom Tom e raggiungiamo i dintorni dell’aeroporto militare di Pratica di Mare. Parcheggiamo, ci incamminiamo a piedi verso l’ingresso dell’aeroporto: un bel po’ di scarpinata a piedi. Appena dentro l’aeroporto, un pullman dell’Aeronautica ilitare ci trasporta all’interno della base per raggiungere il punto effettivo in cui, finalmente, possiamo goderci la Giornata Azzurra 2007, Festa Nazionale dell’Aeronautica Militare.

In una parola? Per chi ama il volo, ma non solo. Jet come il Tornado e l’Eurofighter sfrecciano a (quasi) Mach 1 davanti ai nostri occhi e alle nostre video/fotocamere, che cercano di catturare quello che possono. Aerei che si convertono in elicotteri. Ultraleggeri che vengono spinti al massimo delle loro potenzialità. Falcon F-16 che – davvero – lanciava boati nel cielo romano con i post-bruciatori spinti al massimo: un casino infernale. Se lo ricorderanno in molti. Aerei ad elica che fanno loop, otto cubani, tonneau ed altre manovre. C’era la Patrulla Aguila, pattuglia acrobatica spagnola, davvero bravi, che si è dovuta arrendere solo alle nostre Frecce Tricolori che, lo ricordo, è la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo. Dieci sono infatti gli MB-339 che formano la squadra. Non so se vi è mai capitato di vederli: meritano, ragazzi, se vi capita, fermatevi e godeteveli. Non potete capire quanto diavolo volano vicini l’uno all’altro finchè non li vedete, e soprattutto quando si incrociano. Una roba incredibile: io è già la seconda volta che li vedo, ed è sempre emozionante. Questa volta un po’ di più, perchè ho rinunciato a fare le foto e ho preferito vederle ad occhio nudo. Le foto delle Frecce le ho già fatte a Varazze e son contento così. Un sacco di persone, comunque, bambini felici, persone che si tappavano le orecchie per resistere ai boati dei jet nel cielo. Un bel sole, a tratti disturbato da una leggera pioggerellina.

C’era anche l’esposizione statica di altri aerei e di elicotteri, uno più gigantesco dell’altro. Dall’ E-3 utilizzato per la guerra elettronica allo Spartan che ha ammaliato mio fratello per le prestazioni in volo effettuate dal team del Centro Sperimantale di Volo.

Il tutto ovviamente è documentato sul mio spazio Flickr.
Una piccola selezione di 3 foto è qui sotto.


Sopra: la scia tricolore lasciata dalle Frecce. Con il sole contro, fa un bel effetto, no?


Sopra: uno degli MB-339 delle Frecce Tricolori, per la precisione il n°7.


Sopra: la gente guarda i jet parcheggiati lungo la pista. Fra un po’ sfrecceranno nel cielo di Pratica di Mare.

Ce ne sarebbero di cose da dire e da raccontare: lo farò in breve adesso.

Grazie all’omino della Hertz che ci ha consigliato una strada migliore per raggiungere Pratica di Mare.
Meno male che la porta d’emergenza dell’Airbus al ritorno) non si è aperta, altrimenti sarei volato fuori.
Ottimi i pullman dell’Aeronautica Militare per lasciare la base.
Un saluto a Manuela, l’hostess che ci ha tenuto compagnia al viaggio di ritorno – il suo posto era accanto al nostro.
Se vi piace sentire l’aereo invece di volare e basta, vi consiglio l’MD-80. Omar lo conferma! 🙂
La 147 è una bella macchina, ma il baule è un po’ più piccolo del mio. E anche quello della Cordoba di Omar.
E molto, molto altro ancora.

Tutte le altre foto dell’evento (119) sono qua.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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