[OT] Community Dinner, secondo
Magari per qualcuno di voi è una cosa normale, ma per me mica tanto. Questa notte, reduce dalla cena sul lago di Garda, ho appoggiato la testa sul cuscino poco prima (o dopo?) le 3:30. La sera prima ancora, stessa cosa, ma per motivi inspiegabili: nervosismo, caldo, bombardieri ad elica che passavano sopra casa mia (non è un bluff), vicino di casa che intorno alle 3 ha deciso di traslocare, etc. etc. Insomma, per due notti di fila mi sono addormentato un po’ tardino, e mi sono alzato in piedi alle 6:30. 3 ore di sonno.
Nonostante l’ora tarda, sono stato molto contento di aver partecipato alla cena e sono contento di aver conosciuto di persona Matteo Migliore. Mi è un pochino dispiaciuto aver tirato in ballo il discorso Community Days con la domanda: “Ritenete che sia stato un successo un evento community con soli 84 partecipanti?“. L’ho fatto perchè sono d’accordo con quanto dice Mauro, cioè che certi discorsi è molto più bello e molto più giusto farli guardandosi in faccia. Su un forum o su un newsgroup certe mie frasi sembrerebbero lesive nei confronti di qualcuno o di qualcosa – magari lo sono anche in forma verbale – ma almeno lì si reagisce subito. Abbiamo tirato fuori veramente tanti discorsi, ed il tono della discussione si è alzato sempre più, ma…state tranquilli…a nessuno è stato fatto del male! La morale, dal mio punto di vista, è che i Community Days siano stato un successo da un certo punto di vista, ma c’è anche un rovescio della medaglia. Un successo perchè grazie agli 84 si sono trovati un po’ di fondi. Un insuccesso perchè 84 persone sono poche, considerando che sono state riunite 3 community diverse e soprattutto mi dispiace terribilmente per tutti quelli che non sono potuti venire, perchè magari fra loro c’è un futuro Giancarlo Sudano, un futuro Lorenzo Barbieri, uno che fra qualche anno potrebbe fare la differenza e diventare qualcuno. Ieri sera l’ho detto: se gli eventi UGI inizialmente fossero stati a pagamento, probabilmente non sarei mai riuscito a partecipare, ed oggi sarei una persona molto, molto diversa, non avrei il lavoro che ho e non conoscerei un sacco di belle e brave persone. Ma…ok…la smetto, non voglio ricominciare la polemica e sento già le vocine che mi dicono di essere un sognatore. Cavolo, è così bello…
Tornando a noi, stamattina sono piuttosto in coma (ed effettivamente…l’avevo previsto), ed ho già fatto una riunione con vari responsabili per discutere alcune cose sul progetto su cui sto lavorando, perchè ci sono stati cambiamenti piuttosto critici che causeranno uno shifting in avanti di parecchi giorni.
Spero di non aver fatto una brutta impressione, perchè ho una faccia da buttare via – come al solito, del resto!
Ragazzi, alla prossima…