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IV del Venerdì

[IV] del Venerdì (13)

Il colpo della vecchia non fu forte, ma la ragazza era talmente stanca che finì a terra con suo figlio. Per qualche secondo non ebbe fiato per rialzarsi, e respirò soltanto l’odore dell’erba umida della pioggia caduta qualche giorno prima. Si girò e cercò di capire chi l’avesse colpita alle spalle. Rimane sorpresa quando vide una persona anziana, con le rughe marcate sulla pelle del viso. Indossava una sorta di tunica verde scuro che ben si mimetizzava nella vegetazione, che le lasciava scoperte le braccia – rugose anch’esse – e comodi sandali di una qualità di cuoio che la ragazza non aveva mai visto prima. La ragazza cercò di parlare per chiedere alla vecchia chi fosse, ma quest’ultima alzò il braccio e si sentì inchiodata a terra senza possibilità di muoversi.
Tu sei solo una PNG. E tale rimarrai. Non protestare, non puoi farci niente.
La ragazza non capì un accidente di quello che le venne detto.
Cosa diavolo vuol dire…PNG? Io sono una druida. Vattene o ti distruggerò!
La vecchia rispose incurante della minaccia.
PNG? Personaggio non giocante. Cos’altro se non questo?
Le certezze della ragazza, già minate dagli scorsi avvenimenti, caddero definitivamente.

Quando sono andato l’ultima volta a Gardaland, con Lorenzo, Mauro, Matteo ed altri di UGIdotNET (non li cito tutti per non star lì a dover mettere i links ai rispettivi blog), mi ha fermato la polizia stradale all’uscita del casello autostradale di Peschiera. Non so se per la faccia da delinquente che ho, o per qualche altro motivo, ma sta di fatto che mi ha fermato. Controllo sulla patente e sul libretto di circolazione. E prova dell’etilometro, passata con successo dato che quel giorno avevo bevuto solo acqua minerale. Meglio così.

Ma voglio dire una cosa. Mentre aspettavo che la polizia mi restituisse i documenti, mi sono messo a chiaccherare con il poliziotto sui limiti di alcool nel sangue. Gli chiesi: “Ma quanto è davvero questo limite?“. Il poliziotto fu un po’ vago: dipende da cosa bevi veramente, cosa stai mangiando, quanto tempo è passato e così via. Io credo ci siano altri parametri più “sociologici” in ballo: mi è capitato a volte di bere una birra media e di stare male; altre volte ho bevuto 1,4 litri di birra e di stare benissimo. E quindi? E quindi dipende da un sacco di cose, tale per cui non è sufficiente impostare un limite di alcool nel sangue per dire che uno è ubriaco e non può guidare. Ci sono persone che bevono un bicchiere di vino e crollano dal sonno. Ci sono persone che bevono un litro di birra e stanno meglio del tizio che ho bevuto un singolo bicchiere di limoncello.

La faccio breve: credo che le forze dell’ordine debba certamente fare controlli ed evitare che persone ne uccidano altre mentre sono alla guida. Ma il controllo non deve essere una mera e stupida misurazione dell’alcool nel sangue, ma deve sottoporre a dei test i guidatori fermati. Prove di equilibrio, prova di logica, una chiaccherata informale per vedere come reagisce il soggetto, non so, questo non posso essere io a dirlo perchè credo di non avere competenze sufficiente. Ma la penso così, per i motivi che ho detto prima. Probabilmente guido meglio io un po’ brillo piuttosto che un mio amico incosciente che tutte le volte che deve controllare la corsia alla sua destra, per vedere se è libera, non lo fa usando lo specchio retrovisore, ma gira fisicamente la testa all’indietro come se facesse retromarcia…mentre guida…a 80 km/h. Un giorno ci farà ammazzare tutti, lo so…voglio che venga messa agli atti questa mia ultima dichiarazione.

Molti incidenti accadono anche a causa della sonnolenza e della stanchezza. Perchè non si fa una legge che obbliga le persone a dormire almeno 6 ore prima di mettersi al volante? Perchè non avrebbe senso, perchè ciascuno di noi ha un fabbisogno di sonno diverso, esattamente come l’alcool. Sono prolisso: vi racconto una storia. L’anno scorso, ad agosto, quando ero in vacanza in Puglia, ho raggiunto qualche amico di UGIdotNET per una cena a Bari. Partii in auto alle 18 dal mio campeggio, raggiunsi Bari 2 ore dopo. Ok. Mangiata di pesce crudo con vino bianco a tutto andare, lemoncello alla fine. Dopo…mica ce ne siamo tornati a casa. Verso mezzanotte (vado a memoria) siamo andati a Cisternino, minuscolo paese vicino ad Alberobello a fare due passi: altra strada in macchina. Verso le 2 del mattino io e mio fratello siamo tornati al nostro campeggio: siamo arrivati alle 6 del mattino. Morale: un sacco di strada in macchina con bicchieri di vino in corpo e senza un briciolo di stanchezza. Non soffro mai il sonno mentre guido. E non è l’unico caso: sono andato al concerto di Ligabue un paio d’anni fa, sono stato in giro per quasi 24 ore senza risentirne particolarmente. Al concerto andai con una ragazza conosciuta quel giorno stesso, Emanuela di Arese, davvero molto molto carina e simpatica (a proposito…ciao!). Al ritorno partimmo da Campovolo alle 4 ed io arrivai a casa mia (dopo aver accompagnato lei prima) intorno alle 6, senza un briciolo di stanchezza. Prima di partire, bevemmo due birre medie e testa.

Morale. Ci sono persone come me che dormono 3 ore e non hanno sonno (ultimamente mi è capitato spesso, come la sera di Gardaland che ho citato prima), c’è la mia amica Francy che anche se ne dorme 12 per lei non sono mai abbastanza. Non si può regolamentare il sonno, così come non si può regolamentare l’alcool. Personalmente, ritengo che chi investe uno, indipendentemente dal fatto che sia ubriaco oppure no, debba finire in cella per un po’ di tempo, e magari nei casi più gravi bisogna pure buttare la chiave (come quel tipo che ha ammazzato la ragazza 16enne davanti alla discoteca tempo fa). Ma questo indipendentemente dall’alcool, davvero. Non mi stancherò mai di dirlo: l’alcool è soggettivo, ognuno di noi vive in modo diverso anche un semplice bicchiere di vino o di birra. E quindi come si fa a dire che x mg di alcool nel sangue sono pericolosi? Lo saranno per te, mica per me! I poliziotti dovrebbero fermarmi, farmi camminare lungo la carreggiata per vedere se sto dritto, dovrebbero farmi saltellare su un piedi solo per 20 volte, dovrebbero provarmi i riflessi, dovrebbero controllare se distinguo il rosso ed il verde, dovrebbero farmi fare le tabelline (quanto fa 7×21, oppure 6×8?): i metodi sono tanti per capire se uno è stordito oppure no.

Cominciate pure.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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