Siccome non lo so fare, lo faccio con XAML
Con WPF possiamo lavorare con molti strumenti diversi: Visual Studio 2005 (con l’opportuno supporto per il .NET Framework 3.0), Visual Studio 2008 (ancora in beta 2), la suite Expression, etc. etc. WPF è una tecnologia nuova, quindi è probabile che in futuro usciranno altri strumenti dedicati a sviluppatori e a grafici. Come ho letto da qualche parte, usciranno anche strumenti per grafici, e sarà la prima volta che il lavoro di un grafico sarà codice sorgente vero e proprio, e non un mero insieme di bytes che formano un’interfaccia grafica.
Dal canto mio, sto rimbalzando usando un po’ VS2005 ed un po’ Expression. Petzold credo mi abbia lasciato un’eredità dal suo ultimo libro pesante: conosco troppo bene XAML. Al punto che quando sono dentro Expression e devo raggiungere un determinato risultato “visivo”, so chiaramente come farlo con XAML, ma non so come ottenerlo usando l’IDE di Expression. Il risultato di tutto questo è che premo F11, passo alla vista XAML, edito, premo F12 e controllo se quello che vedo a video è quello che volevo ottenere. Al punto che in molti casi perdo il vantaggio di star lavorando con un IDE avanzato, dal momento che edito il codice XAML direttamente. Tra l’altro, la vista XAML di Expression è spartana (come è giusto che sia, secondo me) – niente a che vedere con quella di Visual Studio che, tra le altre cose, ci dà un bel Intellisense che aiuta non poco. Ricordo Corrado agli ultimi Community Days, che faceva vedere come passare dall’uno all’altro con un ALT+TAB, perchè VS fa delle cose, mentre Expression delle altre. Mi riconosco perfettamente in questo scenario.
La morale di tutto questo è lavorare con XAML. Dopo un po’ ci si fa l’abitudine, sul serio, e se si ha un po’ di immaginazione, si riesce a capire davvero quello che si sta facendo. Lavorare direttamente con XAML dà inoltre quella strana sensazione di avere tutto sotto controllo, si è certi al 100% che il codice è pulito e non è inutilmente prolisso. Mi sembra di tornare indietro nel tempo, al millennio scorso, quando lavoravo con ASP: adesso che ci penso, adottavo lo stesso metodo, cioè quasi aprire i files ASP con il blocco note. Potevo usare anche all’ora Visual Studio, potevo usare InterDev (e solo Dio sa quante volte l’ho fatto!), potevo usare Dreamweaver e molti altri IDE…ma finchè potevo volevo sentire i bytes sotto le mie dita. Blocco note allora, il “semplice” editor di VS per creare gradienti e triggers oggi con WPF.
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