[IV] del Venerdì (16)
Tutte le volte che ci lascia un personaggio pubblico di un certo spessore, nazionale o mondiale che sia, abbiamo l’impressione che non capiterà mai più in futuro di avere un personaggio della stessa fattura. In due soli giorni abbiamo perso Gigi Sabani, imitatore/presentatore/comico italiano, e Luciano Pavarotti, che invece di presentazioni non ha bisogno. Come ho detto qualche giorno fa, il primo non suscitava la mia simpatica e, se devo dirlo, nemmeno Pavarotti. Ma è un mio punto di vista assolutamente personale – e soprattutto non tiene assolutamente conto delle loro capacità artistica, quanto piuttosto della simpatia che suscitavano in me quando li vedevo in TV. Ma è innegabile che abbiano lasciato il loro fottuto segno, in Italia e nel Mondo.
E, bisogna dirlo, ci sarà per forza in futuro un altro qualcuno capace di eguagliare il loro valore. In passato sono scomparsi altri illustri personaggi…penso ad Albert Einstein, ad Enzo Ferrari, a Sandro Pertini, a Versace, a Marcello Mastroianni, a Massimo Troisi. Tutti uomini, tutti personaggi che l’Italia, ed in alcuni casi il mondo, ha pianto. Ma dobbiamo credere che un giorno, da qualche parte, arriverà qualcun’altro capace di portare avanti il made-in-Italy così come hanno fatto loro. Di meno, di più, non importa. Magari qualcuno è già tra noi sotto forma di bambino o bambina che domani incroceremo al supermercato o sulla metropolitana. Certi nomi entrano nella leggenda, ma abbiamo il dovere morale di guardare avanti. Sono pronto a scommettere che quando se ne andò Caruso, molti dissero: “Non ci sarà più alcun tenore come lui!“: poi arrivò Pavarotti, e la Storia è ripartita da dove si era interrotta.
La Storia si ripete, e questo non vale solo per le guerre, ma anche per le cose belle che l’umanità ci regala, comprese le persone e quello che loro rappresentano. Sapete dov’è il difficile?: riconoscerle. Spesso ho sentito paragoni tra Valentino Rossi e Giacomo Agostini: c’è chi preferisce l’uno e chi l’altro. Si sentono paragoni tra Schumacher e Senna, tra Bugno e Coppi, tra X e Y: spesso si tende a privilegiare il passato, perchè fondamentalmente non si vuole credere che un Mito Vero possa diventare sorpassato. Il Mito Vero – quello che c’era e adesso non c’è più – è immortale, Lui sarà sempre il migliore. Fare un confronto fa sempre paura, non è vero? Mi piace pensare che non sia così. L’Attuale può battere il Passato. Voglio credere che sia così e devo esserlo. Se non lo fosse, risulterebbe che il mondo è condannato a deteriorarsi, a perdere uno ad uno i suoi Miti viventi e a non averne più. Che tristezza. Il mito entra a far parte di un universo di intoccabili, di pietre miliari della cultura mondiale, e non dobbiamo per forza fare paragoni con i personaggi di oggi.
Salutiamo Gigi Sabani e Luciano Pavarotti. Hanno una cosa in comune: ci hanno lasciato durante la stessa settimana. Salutiamoli e ricordiamoli per sempre, se lo meritano per quello che hanno fatto. Ma guardiamo avanti, e siamo pronti ad accogliere a braccia aperte ciò che il Destino, e la Storia, hanno in serbo per noi.
Ciao Gigi, Ciao Luciano!