Due libri di Philip Dick messi in cantiere
Qualche giorno fa ho finito di leggere “In senso inverso” e “La svastica sul sole“, che avevo acquistato a Livorno durante la cena con alcuni amici di UGIdotNET.
Un giudizio veloce è obbligatorio, sebbene a quest’ora cominci davvero a sentirmi stanco.
Quello che preferisco dei due è “In senso inverso“. E’ ambientato in un futuro non troppo lontano dal nostro: ci sono automobili volanti, pistole laser e altre chicche di questo tipo, ma il resto del mondo è tutto sommato molto simile. La cosa particolare è che a causa della Fase Hobart (dal nome dello scienziato) il tempo scorre al contrario. Non ci sono dettagli scientifici su cosa sia esattamente: si dice che alcune zone della Terra ne sono più influenzate, ma non si va troppo nel dettaglio. Questa Fase Hobart scatena tutta una serie di stranezze davvero geniali: la gente nasce nei cimiteri e muoiono negli uteri delle donne, le sigarette si fumano al contrario, invece di mangiare si rigetta il cibo, le biblioteche non conserva i libri ma li cancella al momento opportuno. Ad un certo punto del romanzo – di cui non vi svelo nulla – il protagonista è inseguito da un commando di poliziotti veterani…ma questi non sono nient’altro che bambini, proprio perchè in questo mondo il bambino è vecchio, ed il vecchio è giovane. Davvero geniale. La storia non ve la racconto; ci sono alcuni punti del romando dove si sfiora la teologia, perchè ci si chiede, per esempio, quando nasce realmente l’anima di una persona (vi ricordo che nascere in realtà significa risvegliarsi in qualche modo sottoterra, seppelliti nella propria tomba…ehm ehm).
Il secondo, “La svastica sul sole“, è molto più politico. Qui siamo negli anni ’60, dove però la Seconda Guerra Mondiale è stata vinta da Germania e Giappone. L’Italia fa la figura del pollo, perchè in realtà a metà strada si è alleata con USA e compagnia bella. E’ un romanzo politico, dicevo, perchè la stragrande parte del mondo è dominato dal Reich. La Germania è all’avanguardia in tutto, in primis la tecnologia (razzi vanno e vengono tranquillamente da e verso Marte). Nella parlata comune sono entrate parole tedesche e giapponesi. I risciò sono diffusissimi. La gente spesso consulta libri-oracoli di origine giapponese. La cultura americana ossessionata il Giappone, che infatti compra e vende oggetti di ogni tipo: orologi con su Topolino, lattine di Coca-Cola, etc. La storia è incentrata su vari personaggi, tra cui un mercante di oggetti d’arte di grande valore. Io come al solito non vi dico nulla: se siete interessati, leggetelo.
Anche questi due libri sono stati inseriti nella mia lista Sharepoint che ho messo on-line.
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