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IV del Venerdì

[IV] del Venerdì (24)

Quando ero bambino non mi capitava spesso di vedere persone che leggevano “Il Sole 24 ore”. D’altronde, una volta il posto più frequentato era la scuola, e lì non si avevano molte occasioni. Poi, più tardi, quando si è adolescenti, con le scuole superiori, l’università, il mondo del lavoro…può capitare sempre più spesso di vedere persone che, tra la Gazzetta ed il Corriere, sfogliano le inconfondibili pagine del “Sole 24 Ore”. A maggior motivo se si viene a lavorare in grandi città, dove capita di trovarsi in metropolitana con gente di vario tipo ed appartenente alle più diverse classi sociali, dalla segretaria al manager, dal dirigente di banca al programmatore come me.

E tutte le volte – dico tutte – che con lo sguardo incrociavo un tizio con in mano il “Sole 24 Ore”, mi dicevo che quel tizio fosse un giocatore in borsa, un dirigente di alto livello, un peso grosso, uno che conta. Uno di quelli che controllano come si sta comportando il NASDAQ, o il MIB per perdere o guadagnare decine di migliaia di euro. Oppure uno di quelli che seguono le fusioni delle grandi società, perchè magari capiterà anche a lui di essere assorbito. Uno di quelli che sotto sotto nel portafoglio ha una paccata di soldi, e quindi se ne perde un pochino in qualche operazione rischiosa non gli dispiacerà poi molto.

Invece è tutto diverso. Con la scusa che mio fratello lavora a pochi passi dalla sede centrale del “Sole 24 Ore”, ogni tanto arriva a casa con qualche copia. L’altra sera ne ho sfogliata una, su consiglio del fratello di cui sopra, e mi sono meravigliato nel trovare articoli ed argomenti molto più vicini al mio modo di vivere più di quanto pensassi. Non gioco in borsa, non acquisisco società, non ho una paccata di soldi, ma mi fa piacere leggere un giornale che dice ed esprime le stesse idee che ho in testa.

A partire dalla mobilità in Lombardiaentro il 2013 la velocità media delle autovetture scenderà a livelli incredibilmente scioccanti ed imbarazzanti, molto al di sotto dei limiti di velocità attuali, con una perdita di tempo e soldi per le aziende devastante. Mentre tutti i politici decidono chi è il vincitore delle primarie, o se è giusto espellere dal Paese gente che neppure dovrebbe starci a priori. Contenti loro. Al 2013 mancano poco più di 5 anni: cosa vogliamo fare?

Continuando con i prestiti delle famiglie, che si indebitano sempre più, con rate sempre più basse per permettere a chiunque di comprarsi quello che vuole. Sebbene Alessandro mi prese in giro quella sera, continuo a pensarla come dissi allora. Ci sono in giro formule di prestiti folli, che cominciano a farci pagare un prodotto quando ormai il prodotto è vecchio e quasi non ci serve più. Oppure si è già rotto. Ci sono persone che piuttosto che sborsare 300 euro subito – e togliersi il pensiero – preferiscono pagare un prodotto 12 euro al mese per 2 anni, che è molto peggio perchè è una piccola martellata che ogni mese colpisce il nostro portafoglio.

Continuando ancora con le figure più ricercate sul mercato del lavoro ed il traffico che comincia ad ossessionare le piccole vallate bresciane, ricche di lavoro e di manodopera nell’artigianato e che adesso perdono tempo prezioso in colonna. C’è un bel articolo che illustra molti problemi, che per esempio portano molte persone a rifiutare lavori semplicemente perchè troppo lontani. “Lontani” non fisicamente, ma “lontani” nel tempo. Il mio collega I.S. cambierà lavoro proprio perchè per fare 130km in treno deve uscire alle 6 del mattino. Io esco alle 7:30 per fare 30km e prendere la metro e di coda in auto me ne faccio davvero tanta.

La morale di tutto questo è che “Il Sole 24 Ore” analizza i dati, dice i soldi buttati via dalle aziende ogni mattina, e ci mette davanti ad un futuro tristissimo nel quale se I POLITICI non si danno una mossa per migliorare LE INFRASTRUTTURE saremo tutti tremendamente fottuti. E di conseguenza lo trovo molto più concreto di altri giornali che si occupano di politica e dei soliti problemi mai risolti.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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