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Automatizzare il deploy di una tradizionale (e banale) applicazione WPF

Mi piacerebbe dedicare qualche post a descrivervi come ho deciso di organizzare il deploy di una piccola e normalissima applicazione desktop implementata in WPF. Penso che la conoscerete, perchè si tratta di CharMapMe, l’applicazione di cui ho già parlato qualche giorno fa. Il caso secondo me è interessante, perchè l’app non è complessa, e mira al cuore di un problema ben preciso, che si può riassumere velocemente con la seguente domanda.

Quanto è complesso ottenere in modo automatizzato i file corretti da distribuire nel caso di deploy tramite ClickOnce, Portable e magari Windows Store?

Ok, andiamo con calma.

Introduzione
CharMapMe sorge dalle ceneri di Show Cars, come vi ho raccontato qui. Vale a dire, quindi, che è un piccolo tool per sviluppatori (ma non solo) nato diversi anni fa, ritagliando tempo libero qua e là e risolvendo un problema che mi affliggeva, ovvero sfogliare tutti i font possibili ed immaginabili alla ricerca di simboli da inserire nelle mie view XAML. Utilizzare charmap, quello predefinito di Windows, è davvero impossibile, non sto qui a raccontare il perchè.

CharMapMe, quindi, è una normale applicazione WPF, puramente desktop, composta dai seguenti file:

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Un eseguibile ed un po’ di dipendenze esterne. Nulla di che, estremamente banale.

Ho deciso sin da subito di distribuire CharMapMe sicuramente attraverso ClickOnce dal sito ufficiale https://charmapme.azurewebsites.net. E poi di distribuirla attraverso un file zip, in modalità portable, così eventualmente uno si mette l’applicazione dove più gli pare e piace, su una chiavetta USB o da altre parti. ClickOnce dà il vantaggio degli auto-aggiornamenti, ma anche la modalità portable è comoda e perfettamente legittima.

Ho voluto anche distribuirla attraverso il Windows Store, quindi trasformarla in Universal Windows Platform. Avevo due scelte: o la riscrivevo daccapo oppure utilizzavo Centennial, alias Desktop Bridge, per convertirla più velocemente. Ho optato per questa seconda scelta, più veloce e meno invasiva per il mio cervello (LOL). Sì, nei prossimi giorni vi racconterò anche qualcosa su questa esperienza, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto piuttosto per descrivervi esattamente cosa accade, perchè non è un processo totalmente automatico.

Quindi, per riassumere…
Voglio distribuire CharMapMe attraverso ClickOnce, uno zip ed il Windows Store.

Di per sè, non è affatto complicato ottenere i package per ciascuna distribuzione.
ClickOnce è in pratica un wizard integrato dentro Visual Studio; dopo averlo configurato la prima volta, sono sufficienti 2-3 click per ottenere i file da uploadare sul sito via FTP.
Ottenere uno zip è pressoché banale: si copiano i file in Bin/Release in un folder dedicato, si cancellano i file non necessari (stando bene attenti), si zippano ed il gioco è fatto.
Ottenere il file .appx è più complesso, ma per ora sorvoliamo.

Ma la questione è: posso automatizzare tutto?
Certo che sì. Andiamo gradualmente. Questa è la struttura di cartelle che compongono CharMapMe, così come vengono scaricate dal TFS su cui sono memorizzati i sorgenti. CharMapMe, perdonatemi, non è (ancora?) open-source.

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C’è il file di solution CharMapMe.sln, c’è il folder “packages” di NuGet, e poi c’è un folder per ciascuno dei progetti (CharMapMe è l’applicazione client WPF vera e propria, tutti gli altri sono assembly di supporto e di dipendenza).

Ho creato una cartella “Deploy” prima per avere un punto preciso dove finiranno i tre differenti deploy che mi interessa gestire. Vediamo cosa contiene.

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Elenco e descrivo i file uno ad uno.

  • 7z.exe : è il comando appartenente a 7-Zip per zippare i file (mi serve per creare la distribuzione in modalità Portable)
  • DevOps.bat : è il cuore del sistema, ne parleremo nei prossimi post
  • DevOps.log : log generato automaticamente dall’ultima esecuzione di DevOps.bat
  • VivendoByte.* : certificati digitali per gestire e testare il package Windows Store

Ok, il sistema è pronto.

DevOps.bat è il file batch che si occuperà di generare i tre deploy, invocato on-demand oppure come post build events da Visual Studio.

Ne parleremo con calma nei prossimi post.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

2 pensieri riguardo “Automatizzare il deploy di una tradizionale (e banale) applicazione WPF

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